Arte
Nelle chiese si conservano le maggiori opere d'arte visibili.
Splendido è il ciclo di affreschi che, nel 1496, Gianfrancesco da Tolmezzo eseguì per l'abside e l'arco trionfale della parrocchiale di Provesano con la grandiosa e drammatica Crocifissione, oltre a scene della Passione, figure di apostoli, santi, papi, profeti, dottori della Chiesa ed episodi biblici.
Alla Richinvelda la chiesetta di S. Nicolò del XIII sec. ha un pregevole altare in pietra dipinta di Giovanni Antonio Pilacorte (1497). È questo il luogo in cui il patriarca Bertrando di Aquileia e nei pressi, una stele ricorda il luogo dove fu ferito.
Nella parrocchiale di Domanins bella è la pala di S. Valentino di Gasparo Narvesa (1595), in quella di Rauscedo significativo è il dipinto Il transito di S. Giuseppe di Michelangelo Grigoletti (seconda metà del XIX sec.), e in quella di Aurava interessante è la raffigurazione di S. Lorenzo di Umberto Martina, valente pittore friulano del Novecento.
A Cosa, oltre alla parrocchiale, l'oratorio “gentilizio” del palazzo già dei conti, accoglie una statua in pietra di S. Antonio con il Bambino in una nicchia della facciata.
A San Giorgio di rilievo, oltre alla pieve decorata da Francesco Barazzutti (1898), è la villa costruita dai marchesi Leoni (XVIIIsec.) poi passata ai Pecile con l’oratorio della Santissima Trinità.
A Pozzo, si trova l'altar in pietra di Donato Casella (1531) e il Museo della Civiltà Contadina che raccoglie numerosi utensili ed attrezzi agricoli che testimoniano la vita della popolazione nel passato.
In tutti i paesi diverse case - alcune con affreschi devozionali “popolari” - preservano la tipica architettura rurale friulana.